Al lavoratore può essere richiesta una prestazione lavorativa oltre l'orario
stabilito, sia di giorno che di notte, salvo suo giustificato motivo di
impedimento.
E' considerato lavoro straordinario quello che eccede la durata giornaliera o
settimanale massima fissata all'art. 15, comma 1, salvo che il prolungamento
sia stato preventivamente concordato per il recupero di ore non lavorate.
Lo straordinario è compensato con la retribuzione globale di fatto oraria così
maggiorata:
- del 25%, se prestato dalle ore 6.00 alle ore 22.00;
- del 50%, se prestato dalle ore 22.00 alle ore 6.00;
- del 60%, se prestato di domenica o in una delle festività indicate nell'art. 17.
Le ore di lavoro prestate dai lavoratori non conviventi, eccedenti le ore 40 e
fino alle ore 44 settimanali, purché eseguite nella fascia oraria compresa tra le
ore 6.00 e le ore 22.00, sono compensate con la retribuzione globale di fatto
oraria maggiorata del 10%.
Le ore di lavoro straordinario debbono essere richieste con almeno un giorno
di preavviso, salvo casi di emergenza o particolari necessità impreviste.
In caso di emergenza, le prestazioni effettuate negli orari di riposo notturno e
diurno sono considerate di carattere normale e daranno luogo soltanto al
prolungamento del riposo stesso; tali prestazioni devono avere carattere di
assoluta episodicità e imprevedibilità.